domenica 19 novembre 2006

La realtà è una vacca squartata

Non vi lasciate ingannare da questo titolo truculento, vedremo poi cosa significa.

Una volta ogni uno o due anni incontro un’amica praticante con una setta esoterica cristiana che regolarmente mi vuole convertire al Cristianesimo e si stupisce perché io non sento Dio o non sono toccato dall’amore di Cristo(che sinceramente non riesco a verificare da nessuna parte in questo nostro mondo). Oppure capita spesso qualcuno che mi dice: "Ma tu credi in Dio?". Oppure qualcuno entra in questo tipo di discussioni metafisiche. Fare metafisica è stato uno dei passatempi preferiti e anche di conforto dell’umanità, fin da quando i primi Neandhertalensis o Cro-magnon cominciarono a creare idee sulle forze del mondo.

Ieri ero con un mio amico che è stato fermato da un Testimone di Geova che conosce (e che conoscevo già anch’io). Premetto che ho lo stesso rispetto per i testimoni di Geova come l’ho per i Cattolici. Sono solo una setta più piccola e insistente . Ma la stessa insistenza l’hanno avuta- in passato- e l’hanno oggi in forme più sottili i Cattolici (si pensi all’imposizione della religione cattolica_una sola fra tante che esistono_ nella scuola pubblica di fatto come un lavoro di colonizzazione forzata delle menti dei bambini. Un vero e propio lavaggio del cervello). Si pensi al lavoro di proselitismo che fanno i testimoni di Geova ( e su un altro versante la Soka Gakkai) ed a quello un po’ più obliquo dei "missionari" cattolici nel resto del mondo. Dov’è la differenza? Ce n’è davvero una? Ci si pensi onestamente, prima di rispondersi.

Comunque questa persona(il testimone di Geova) ha iniziato un discorso, prendendolo alla larga, sullo scopo della vita, sul fatto che vi deve essere uno scopo, un disegno, ed attaccando l’evoluzionismo come improbabile, sostenendo quindi il creazionismo. Io l’ho lasciato fare ma riguardo all’evoluzionismo mi sono permesso di dire che probabilmente un tipo particolare di devianza succede che sia , in un determinato momento, la risposta più adatta al particolare tipo di cambiamento di un ambiente. La devianza è un fattore abituale della vita, basti pensare a quella delle cellule che deviano e diventano cancerogene, o alla devianza sessuale; o alla stessa devianza che a volte avviene negli umani o in altri esseri.

Per farla breve questa persona, peraltro molto colta ed intelligente, ha esposto tutta una serie di idee che essi hanno, idee che provengono dalla Bibbia. Al che gli ho fatto rilevare che la Bibbia l’hanno scritta uomini, con tutte le loro predisposizioni e che ovunque vi siano predisposizioni umane c’è inquinamento, l’inquinamento che viene dal desiderare e dall’avversare. A queste persone faccio la solita domanda che pongo a tutti coloro che parlano di questi massimi sistemi: quali sono le forze che muovono l’universo. La mia amica di cui all’inizio, ineffabilmente mi ha risposto: " La luce divina" cioè è uscita fuori con qualcosa di assolutamente inverificabile. Infatti se vogliamo andare avanti con la fede, cioè con presupposti dogmatici ed inverificabili, posso asserire qualunque cosa. Non sarà invece che dobbiamo cominciare a vedere le forze all’opera in noi e cominciare a liberarci di tutto quello che appare inquinato? Per esempio a liberarci dall’adesione a qualunque tipo di idea? E perché? Ma perché è inquinata dalle nostre predisposizioni ed in particolare dai nostri desideri ( o dal loro rovescio, le avversioni).

Purtroppo questa, che appare come l’unica vera purificazione, cozza contro l’adesione all’immagine del sé che abbiamo creato e coltivato così a lungo. In effetti è questa costruzione di un sé che sta dietro a tutto il proliferare delle idee. Ma anche questo "sé" è osservabile distinto nelle sue forze. Il Buddha è l’unico che l’ha visto chiaramente: nel Brahmajala sutta , esaminando tutti i punti di vista possibili, ha fatto vedere come in ultima analisi tutti, anche i più raffinati intellettualmente, sorgano dal contatto e dalla sensazione. Se andiamo a vedere con la meditazione di consapevolezza noi vediamo sorgere in noi varie forze: la sensazione (che sorge dal contatto) è una di queste. E’ il contatto che fa sorgere (in cooperazione con le nostre predisposizioni, i nostri "semi" mentali) la sensazione, piacevole, spiacevole o neutra. Ci attacchiamo ad una sensazione piacevole e respingiamo una sensazione spiacevole. La sensazione piacevole fa sorgere il desiderare, questo fa sorgere l’afferrare, questo fa nascere (la vita –ecco spiegato il discorso delle rinascite-, oppure anche le normali situazioni della vita). Perciò la realtà ultima è una vacca squartata. Questa è una famosa parabola fatta dal Buddha. E’ come, egli disse (ma cito a memoria), è come un macellaio che uccide una vacca. Sia quando la uccide che quando inizia a tagliarla, egli ha il concettodi "vacca". Per un periodo, pur continuando a tagliare, egli ha ancora questo concetto di "vacca". Andando avanti egli però comincia a perdere questo concetto di "vacca" e comincia a pensare in termini di "coscia", "costole" e così via, finché il concetto di vacca è sparito.

Nella meditazione di visione profonda è lo stesso. Si parte da una visione del sé e poi si procede esaminando le sue componenti, le forze all’opera: cominciamo a vedere allora: sensazioni, percezioni, pensieri ( o meglio la funzione del pensare) e ci rendiamo conto come tutto sorga dal contatto: contatto con oggetti, contatto con concetti. Riguardo a quest’ultimo tipo di contatto, si pensi alla soddisfazione che dà l’adesione a questa o quella teoria politica o religiosa. Quando ero marxista, dal contatto mentale con questa teoria traevo una grande soddisfazione (leggi: sensazione piacevole) [per inciso trovo molte somiglianze metodologiche fra marxismo e visione profonda: entrambi rigettano l’idealismo e vanno a cercare le vere forze all’opera]. Poi ho visto che anche questa era una forma di inquinamento mentale, una sorta di gratificazione del sé e l’ho lasciato.

Perciò, come il macellaio, bisogna perdere il concetto di un sé e cominciare a vedere le componenti ultime. E’ lo stesso lavoro che viene svolto dai fisici attuali, quando arrivano alle componenti ultime della materia, ai quark . Il fisico moderno è come scisso in due: da una parte vive come tutti il mondo materiale, dall’altra sa che questo mondo come lo conosciamo è irreale, è privo di sostanza stabile: tutto dipende da tutto. Il fisico moderno scopre che la materia non è indipendente dalla coscienza e che la coscienza a sua volta non è indipendente dalla materia. Esattamente le stesse conclusioni del Buddha.

Ma si avrà il coraggio di staccarsi dalle NOSTRE opinioni? Di riconoscerle come inquinamenti? Di distaccarsi da ogni teoria, anche la più nobile?
Le sedute comuni di Meditazione si svolgono ogni sabato pomeriggio, dalle 15, 30 alle 16,30 circa, a S. Andrea di Compito (Lucca) - Via della Torre 9.
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