domenica 6 gennaio 2019

IL SILENZIO DELLE COSE

Durante i ritiri che faccio all’inizio di ogni anno mi accadono sempre delle esperienze. Quest’anno l’esperienza può essere definita IL SILENZIO DELLE COSE. Come qualcuno saprà, la ‘parola d’ordine’ a cui doveva essere improntato questo ritiro era ‘LE COSE COME SONO’ . Questa parola d’ordine ha due vantaggi: è il fine, la visione finale della meditazione e nello stesso tempo è il mezzo con cui giungere a questa visione. Essa implica una pratica pregressa di consapevolezza (sati ) che permetta di riconoscere istantaneamente i vari stati mentali che si presentano. Quando questi stati mentali sorgono, si sa che sono dovuti a CAUSE e CONDIZIONI. C’è sempre, insomma, un motivo per cui sono sorti. Banale ma profondo. Le ‘cose come sono’ è appunto vedere il sorgere di questi stati mentali, comprendere che sono originati da cause e condizioni (questo avviene in un lampo) e accettarli senza dare giudizi e senza reprimerli. La mente è fatta apposta per pensare! Nell’insieme è come dire: ‘Questa è la mia attuale fotografia mentale’ . Si può dare un giudizio su una foto (non su ciò che è ritratto, ma sulla foto stessa) ? No, l’accetti, è solo la foto di un momento. In quel momento tu eri così e se sorridevi o eri arrabbiato era perché vi erano cause e condizioni per questo. Questo lo sai, quindi non ti arrabbi o gioisci per il ‘supporto’ ‘foto’ (pensiamo soprattutto a un supporto cartaceo) . Ne prendi atto.
Ecco, arrivare alla visione delle ‘cose come sono’ , è proprio questo, arrivare a vedere senza appiccicarvi sopra un giudizio mentale, positivo o negativo. E’ come il famoso discorso della tazza che qualcuno vede mezza piena e qualcuno mezza vuota (GIUDIZIO) . La tazza è semplicemente piena a metà (VISIONE CORRETTA non inquinata dal giudizio) .
Bene, stamani, nel mio contatto con ‘le cose come sono’ , ho percepito il loro silenzio. Cioè, non mi dicevano niente. C’era un po’ di delusione, come a dire: ‘Tutto qui? Tutto qui, le cose come sono?’
Contro questo silenzio si sono urtati molti mistici o ‘santi’ . Specialmente i cristiani si aspettano sempre, nella loro ingenua fede, che il loro dio, definito ‘personale’ o almeno un angelo, venga lì e davvero gli parli. Tutti delusi: Teresa d’Avila, San Giovanni della Croce, Teresa di Calcutta… Cito quest’ultima in particolare in quanto contemporanea e cito il suo sgomento per non aver mai sentito Dio parlarle…
Bene, io ho fatto, in meditazione, questa riflessione: ‘Ma non sarà una pretesa del mio ego che le cose mi parlino, che le cose abbiano un senso?’ . L’ego, il sé, vuole sempre arricchirsi, vuole praticare per ‘afferrare’ (nelle religioni teiste con la preghiera, con cui si vuole quasi sempre afferrare qcs, se non altro un contatto con Dio, Allah, Jhavè) . Se non divento meraviglioso, se non acquisisco qualche alone particolare, a che scopo darmi tanto da fare?
E se invece non vi fosse nulla da conquistare? E se ‘le cose come sono’ fossero appunto silenziose, non dicessero niente?! E se la voglia di trovare un significato nelle cose non fosse altro che il costante bisogno di appropriazione e proiezione dell’ego?
In effetti, questo è! Le cose sono oggettivamente come la tazza di cui sopra. Silenziose. Questo è tutto quello che possiamo verificare. Tutto il resto è inquinato dalla nostra propensione e dai nostri desideri (anche ‘spirituali’) che appioppano etichette su ciò che semplicemente è.
E’ questa consapevolezza che ha illuminato la mia mente e mi ha portato all’assorbimento meditativo del primo Dhyana / Jhana. Quando la mente è concentrata piacevolmente, sviluppa piti ‘delizia’ che si sviluppa a sua volta in passaddhi ‘calma’ che ancora si sviluppa nel samadhi , l’assorbimento meditativo. La mente passa in automatico ad osservare se stessa, a notare i livelli di cambiamento che avvengono in se stessa. Buddha significa Risvegliato, risvegliato alle cose come sono e non a come l’ego vorrebbe che fossero.
CENTRO DI MEDITAZIONE SAMATHA-VIPASSANA, S. Andrea di Compito - Lucca. OGNI SABATO ORE 15,30. Tel. 0583977051; e-mail: asiaticus@tele2.it
"Whatever is the limit of Nirvaana
that is the limit of cyclic existence.
There is not even
the slightest difference between them,
or even the subtlest thing"
"The Pacification of all objectification
and the pacification of illusion:
no dharma was taught by the Buddha
at any time, in any place, to any person"
(Nagarjuna, Mulamadhyamakakarika 25)
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