venerdì 6 gennaio 2023

 UNA VIA IMPERSONALE CON CUORE?

Ringrazio Gianluca Visconti e Guido Colombani per i loro acuti interventi. E anche Giancarlo Trombetti per il suo punto di vista. In generale sono d’accordo con quello che dicono. Per esempio: “Crudele è un'etichetta che la nostra mente applica a questo mondo perché non accetta la violenza dell'esistenza. Il mondo è così com'è, qui e ora, e non è né buono né cattivo. Dire che è crudele è un giudizio della nostra mente, mentre il mondo, la vita è semplicemente così come è. È la legge mistica universale” . “La vita è semplicemente così come è”. Verissimo, e questa è l’essenza del Buddismo. Vedere le cose come sono. Capire che il mondo è un flusso di processi, senza alcuna sostanza stabile, un flusso dunque impersonale di fatti. Il Buddha rifiutò l’assurdità di un dio creatore (chi ha creato il dio creatore? ) e rifiutò anche l’idea di una sostanza stabile di qualunque tipo. Non c’è niente nella nostra esperienza che faccia pensare a una sostanza stabile. Vorrei fare comunque qualche considerazione. Credo che per trattare questo tema, almeno per un Buddhista, occorra fare riferimento all’illuminazione.
Se qualcuno di voi ha mai avuto un’esperienza di illuminazione sa che un condensato che se ne può fare sta tutto in questa frase: “TUTTO E’ IMPORTANTE, NIENTE E’ IMPORTANTE” .
Partiamo da “niente è importante” . Anche per semplice riflessione ci rendiamo conto di non essere, noi stessi, per niente importanti, nemmeno un granello di sabbia o un atomo nell’universo. Se poi vediamo che tutto è impermanente, che il tempo, si fa per dire, scorre attraverso di noi, questa è la VACUITA’, l’assenza di sostanza stabile. Questa è la visione di come stanno le cose.
D’altra parte “tutto è importante” . Che significa questo? Che la nostra realtà relativa è fatta di carne e ossa, di sensazioni, percezioni, pensieri e che mentre percorriamo la nostra vita dove non c’è nulla di realmente stabile, noi percepiamo, pensiamo, soffriamo.E’ vero, probabilmente ‘crudele’ non era la parola adatta, ma la sofferenza esiste e difatti il Buddha la classificò come la prima nobile verità, sofferenza che è dovuta all’attaccamento (seconda nobile verità) e chi di noi, non essendo monaci, non è attaccato almeno ai nostri cari? Chi di noi non soffrirebbe a morte per la crudeltà dell’atto di un terrorista islamico che con una lama seghettata tagliasse LENTAMENTE la testa a un nostro caro (è successo) ? Quindi la definizione più esatta è che “il nostro è un mondo predatore” , frase che cito spesso. Ma questa predazione, quando succede ad altri esseri la possiamo anche tollerare o astrarla, quando ci tocca in prima persona è un altro affare.
Il Buddha storico praticava i 4 ‘Infiniti’ cioè le 4 meditazioni su benevolenza, compassione, gioia altruistica, equanimità. L’equanimità è la più alta ma come un tavolino a 3 gambe, se non avesse le 3 gambe non starebbe in piedi; non sarebbe equanimità ma indifferenza. Invece la com-passione, l’identificarsi con la compassione di altri esseri, permette di avere lo stato sublime dell’equanimità che è l’ultimo dei 7 gradini dell’illuminazione. Questo per dire che anche l’equanimità ha bisogno degli altri 3 stati sublimi, benevolenza, gioia altruistica, COM-PASSIONE. Se quindi è vero che la via alla liberazione è una via impersonale, il percorrerla richiede ‘cuore’ . E’ uno dei tanti paradossi della via del risveglio, impersonalità con il cuore.
In quanto alla legge mistica, mai il Buddha storico ne ha parlato. Altrimenti si creerebbe un altro ENTE che avrebbe in mano il destino dell’universo, una sostanza eterea e misteriosa, insomma un dio senza chiamarlo dio. Il Buddha ha invece parlato della COPRODUZIONE CONDIZIONATA che spiega l’origine dei fatti e che non è impossibile da comprendere, anzi va compresa. Se si vuole basta cercare su Google, si troveranno pagine e pagine. Misticismo è però la via del risveglio, via del vedere le cose come sono e come vengono in essere (appunto la coproduzione condizionata –si chiama Visione profonda-) ,via che presuppone purezza di cuore ma anche cuore.
Le sedute comuni di Meditazione si svolgono ogni sabato pomeriggio, dalle 15, 30 alle 16,30 circa, a S. Andrea di Compito (Lucca) - Via della Torre 9.
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CHIUNQUE E’ BENVENUTO
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