domenica 6 dicembre 2020

 

MICIDIALE MISTICISMO MADHYAMIKA

C’è una meditazione micidiale che vi voglio proporre. Perché micidiale? Perché distrugge ogni cosa sul suo cammino. Perché misticismo? Perché porta a una condizione pulita della mente, ripulendola da ogni ciarpame ‘spirituale’ . Come una scopa o , se vogliamo, un aspirapolvere impazzito che elimina ogni cosa che trova, indifferente al suo contenuto. Pulire la stanza, renderla luminosa. E’ questo lo scopo di questa meditazione. I buddhisti accorti potranno obiettare che non c’è nessuna stanza reale, ma qui abbiamo a che fare con una pratica soteriologica, una metodologia di liberazione.

Cominciamo con una breve pratica di ‘metta / maitri’ (benevolenza) rivolta a noi stessi. Ci auguriamo ‘salute, felicità, liberazione’ perché abbiamo qualche merito, quello di una ricerca spirituale (che non è da tutti, in effetti) . Subito dopo però cambiamo registro. C’è un altro mantra che occorre ripeterci con una certa continuità: ‘Senza scopo, senza direzione’ . Perché senza scopo: Perché ogni scopo, anche quello più spirituale, è una proiezione dell’ego. Dobbiamo dunque osservare la nostra mente alla luce della potente e bruciante lampada del ‘senza scopo’ . E, se siamo accorti, alla luce di questa lampada ci accorgeremo che ogni forma di ‘spiritualità’ è alla ricerca di qualcosa. L’ego vuole ‘prendere / afferrare’ qualcosa, sia pure la cosa più spirituale. E’ chiaro che questo è un primo passo distruttivo verso la nostra posizione di partenza: salute, felicità, liberazione perché abbiamo una ricerca spirituale. Beh, questi sono i paradossi del misticismo. Si parte da qualcosa per poi distruggerlo. Ancor peggio, da distruggere è ogni ricerca di Dio, del Paradiso, dell’assoluto, ogni nostra credenza, la santa messa, la madonna o che altro. Che siano tutte proiezioni dell’ego si vede dallo sgomento di una ‘santa’ vivente, sgomenta perché Dio non le parla. Perché Dio non parla al suo ego, spirituale quanto si voglia. E’ lo sgomento di tanti mistici cristiani del passato e della loro ‘notte oscura’. Ci sarebbe molto da dire su questo, ma…

Dunque esaminiamo ogni cosa che si presenta alla mente, sia contingente, sia ‘spirituale’ , alla luce del ‘senza-scopo’ . Potremo verificare, se lo vogliamo e se abbiamo l’onestà di farlo realmente, come la nostra ‘spiritualità’ sia solo un sottile tentativo dell’ego di affermarsi in qualche maniera. ‘Senza scopo’ ripulisce la stanza (una metafora, ovviamente) da ogni ciarpame che vi si è accumulato fin da quando i nostri genitori ci hanno inculcato (insieme alla Chiesa, alla scuola e al mondo) delle credenze o da quando, per ribellione, siamo andati a cercare qualche esotismo, compreso il buddhismo, soprattutto certi tipi di buddhismo. E mentre ripuliamo la mente da tutti i ciarpami, credenze e liturgie, completiamo l’opera con l’altra frase: ‘Senza direzione’ . Se facciamo pulizia e non c’è più nulla da afferrare, non c’è più niente verso cui dirigersi. Alè! C’è solo il Qui e Ora!

E’ ovvio che qui c’è un’altra contraddizione. Vogliamo raggiungere lo scopo di non avere scopo. In fondo è una pratica di auto-distruzione. Però la contraddizione resta, non riusciamo a superarla. Non riusciamo a raggiungere questo risultato. Entra allora in scena la terza osservazione: ‘SENZA RISULTATO’ . Non conseguendo nessun risultato, la mente non può afferrare e si crea spazio, spaziosità, si consegue una (momentanea) liberazione della mente, una cetovimutti . C’è però ancora una traccia del sé, che ha ottenuto il risultato di nessun risultato. Possiamo allora passare a una quarta proposizione: Non cercare nemmeno il risultato di nessun-risultato. Si torna alla vita normale con un’altra qualità. Si arriva cioè a vedere l’assenza di confine tra la vita ordinaria, il samsara, e il Nirvana : “Whatever is the limit of Nirvaana, that is the limit of cyclic existence.
There is not even the slightest difference between them, or even the subtlest thing" (Nagarjuna, Mulamadhyamakakarika 25 ) . E’ lo sguardo sul mondo che è cambiato!

 

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Meditazione ogni sabato a S. Andrea di Compito, viadella Torre n. 9, dalle ore 15,30 alle 16,10. La partecipazione è libera e gratuita. Tel. 388 44 63 325

Le sedute comuni di Meditazione si svolgono ogni sabato pomeriggio, dalle 15, 30 alle 16,30 circa, a S. Andrea di Compito (Lucca) - Via della Torre 9.
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