lunedì 13 agosto 2018


AH, L’ESTATE 2018!
Ho visto più cose di me in questa estate che in parecchi anni passati.
Siamo andati a vedere un concerto di GG a Viareggio. Non dirò con chi ero, non importa. Fatto sta che sono stato coinvolto, controvoglia, nella disobbedienza (civile ovviamente) a certe regole che ci erano state imposte sul momento, regole vere o presunte riguardo alla sicurezza. Questo mi ha colpito fortemente, psicologicamente e mi ha creato, quella sera, uno stato di profondo disagio. Mi è venuto forte il contrasto con quello che ero tanti anni fa, quando sarei andato a nozze con gioia con la disobbedienza, fiero della mia trasgressività politico-sociale. Ed eccomi ora, pensavo, ridotto a una larva obbediente a tutte le regole (o quasi) . E questa, pensavo, è una presa di coscienza reale di quello che sono diventato nel tempo. Non c’è quasi più niente del Loriano di una volta. E la colpa è della meditazione, dell’attenzione quasi ossessiva all’osservazione degli stati mentali. Così guardo alla mia storia passata con un misto di osservazione curiosa: vedo quello che ero, vedo i cambiamenti che si sono prodotti nel tempo, vedo quello che sono ora. Un disastro! O una liberazione! Dipende.
L’altra sera abbiamo visto un film al cinema all’aperto, ‘Mamma mia’ , una sorta di musical. Non mi sono mai piaciuti i musical ma film come ‘Grease’ hanno senz’altro un valore. Così, non male predisposto, sono / siamo andati a vederlo. Che disastro: Mentre lo guardavo, all’inizio con pazienza, vedevo quanto era insulso e come i modelli che proponeva fossero fasulli, i modelli di una vera o presunta ‘festosità’ del superficiale, i modelli dell’aperi-cena (così lo definisco io) , dello spritz e di quella socialità sopra le righe che si vede nella pubblicità degli aperitivi, delle birre, dei cellulari. Così non ho potuto trattenermi dal dire: ‘Che boiata’ (mancava il ‘pazzesca’ di Paolo Villaggio) . Una nostra amica era anche più radicale: “Ci meritiamo davvero i Salvini!” . In passato mi sarei alzato sdegnosamente e me ne sarei andato. Ora invece sono rimasto pazientemente a vederlo (e un po’ a guardarmi, a vedere se potevo sopportare con pazienza) . Quando siamo usciti, ero un po’ cupo (forse per lo sforzo che avevo fatto nel trattenermi) e mi è stato fatto notare dalla mia compagna. Ho cercato di dissimulare, per non essere sempre il solito critico, ma credo si capisse bene. Però, quasi subito, mentre camminavo, sono stato colpito dalla consapevolezza che il mio atteggiamento era ‘di parte’ e non in linea con la mia pratica meditativa che esige di non dare giudizi, di non discriminare, di non ‘prendere parte’ (o perlomeno di ridurre al minimo queste attività mentali) . E mi sono detto che non ero poi così diverso da quelle persone che in quegli stessi giorni mi stavano criticando velenosamente, sul web, per certe mie attività nel Kungfu. La differenza che ho visto era che queste persone mi hanno fatto un attacco personale pieno di astio, io facevo un attacco a un genere di film e non a delle persone. Mi sono poi detto: “C’è però davvero differenza?” . E ho visto che non ce n’era molta.
Sono stato al funerale del mio caro amico Domenico. Mentre ero in chiesa, ho praticato la consapevolezza e la visione. Ho visto i miei cambiamenti, ho visto come grazie a queste ultime esperienze mi sembra di avere fatto un ulteriore salto in avanti, un salto in avanti che però mi immobilizza di fronte a tanti aspetti della vita. Mi è sembrato di essere tornato agli inizi della mia pratica. In che senso? Nel senso che ho visto ad es. tanti aspetti negativi che, negli anni, avevo mantenuto (uno era la mia ‘famosa’ risatina sarcastica di fronte a certe asserzioni; uno era stata la mia criticità radicale verso fedi
religiose o politiche, la mia pseudo-superiorità intellettuale, insomma la mia presunzione) . Ho visto tutto questo e, come all’inizio della mia pratica, HO ACCETTATO. Ho accettato che quella era la mia fotografia di un momento X, un modo di essere per cui c’erano cause e condizioni. Nello stesso tempo prendo atto e anche accetto la mia profonda mutazione, mutazione rispetto al modo di porsi della maggior parte delle persone (anche per questo faccio questa dichiarazione pubblica) , una mutazione profonda che a volte mi mette in crisi e mi fa capire cos’è la mente di un monaco. Ecco, la meditazione di consapevolezza e visione profonda (Vipassana) davvero cambia le persone. Se in meglio o in peggio, ognuno lo giudicherà per sé. Liberarsi, liberare la mente, porta a una sorta di trascendenza e anche di estraneità (ma mai di ostilità) rispetto a questo mondo.
Le sedute comuni di Meditazione si svolgono ogni sabato pomeriggio, dalle 15, 30 alle 16,30 circa, a S. Andrea di Compito (Lucca) - Via della Torre 9.
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CHIUNQUE E’ BENVENUTO
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