Un’esperienza
Prima di tutto una spiegazione sul
nuovo nome della Newsletter, non più MEDITAZIONE, un termine ormai inflazionato
(si veda il gruppo omonimo, dove c’è tutto e il contrario di tutto) ma qualcosa
di più specifico, LIBERAZIONE DELLA
MENTE. Qualcosa che appare appetibile per la mente umana agitata,
qualcosa di elevato che porta verso una finalità ancora più elevata, e qualcosa
che nello stesso tempo appare alla portata di tutti.
Ho sempre detto che la pratica
della meditazione è la pratica della Liberazione. Ci si libera liberandoci.
Poiché i nostri legami sono soprattutto mentali, è da questi legami mentali che
occorre liberarci. Sperimentare una mente tranquilla, non agitata e aperta,
questo è davvero alla portata di tutti. Il problema però è: vogliamo davvero
liberarci?
Il nostro piccolo gruppo ha
prodotto recentemente un’esperienza interessante. Tutto è cominciato con la
richiesta di prendere una posizione a favore della unità di un paese minacciato
da una secessione, Spagna (rispetto alla Catalogna) . Non entro nel merito, ma
c’era la paura di una reazione a catena dove ogni campanilismo potrebbe
produrre una autonomia. Dall’altra parte c’era una maggioranza (forse) di una
popolazione che chiedeva indipendenza e repubblica. Un bel dilemma, no? La
richiesta era quella di mandare mentalmente una sorta di preghiera o di
benevolenza per l’unità dei paesi. A questo qualcuno ha fatto notare come
prendere una posizione, qualunque essa fosse, sarebbe stato portare avanti una
proiezione del proprio ego. Si è proceduto comunque a una meditazione seduta,
una meditazione su questo argomento. La mente di qualcuno si è però focalizzata
sull’impossibilità di prendere una qualsiasi posizione e, ad un certo punto, la
mente focalizzata su questa impossibilità, si è trovata nello spazio vuoto,
nella assenza totale di ogni predisposizione per questo o per quello. Un vero
koan Zen insomma che ha creato quel corto circuito mentale della mente incapace
di dirigersi, una mente che si è trovata libera da ogni concettualizzazione.
Ecco, un esempio di liberazione della mente (cetovimutti ) . Lì la
mente, sveglia, non addormentata, era assolutamente libera da ogni paura,
quieta, tranquilla, in uno stato di calmo benessere.
E’ seguita una discussione. Qui è
stato riaffermato che uno degli aspetti e dei mezzi fondamentali della
liberazione, dell’esperienza nirvanica o comunque il più vicino possibile al
Nirvana è l’abbandono dei punti di vista, delle concettualizzazioni. Sappiamo
che nella vita ordinaria le concettualizzazioni sono necessarie, altrimenti non
potremmo nemmeno avere l’idea di andare da A a B, di mangiare ecc. Il fatto è
che vi sono concettualizzazioni tecniche e vi sono punti di vista. I punti di
vista sono tutti estensioni dell’ego. Sappiamo tutti quanto siamo attaccati
alle nostre idee, sulla politica, sulla religione ecc. Sappiamo anche che
spesso siamo pronti a difendere con ferocia le nostre idee e come la loro messa
in discussione
da parte di qualcun altro, ci faccia davvero star male, a volte non ci faccia
addirittura dormire la notte. Se questa non è sofferenza, allora che cos’è? C’è
un modo per sfuggire a questa sofferenza? Sì, il modo è semplicemente di non
avere nessun punto di vista da difendere, nessuna proiezione del nostro ego.
Perché di questo si tratta, ogni punto di vista che esprimiamo è una proiezione
del nostro ego.
Poiché però nella vita di tutti i
giorni abbiamo bisogno di concettualizzazioni, che possiamo fare? Io credo che
possiamo concettualizzare, possiamo anche esprimere punti di vista ma sapendo
che stiamo facendo qualcosa di dubbio valore e ponendoci sempre una domanda: MA
SARA’ PROPRIO COSI’? (E stiamo sicuri che la nostra mente tenderà a dire: sì, è
proprio così, lo so per certo, ciò è indiscutibile…ecc.) . Quindi cerchiamo di
non avere punti di vista ed in ogni caso cerchiamo di indebolire la nostra
propensione ad averne, usando un’arma che fa male: IL DUBBIO SCETTICO. Ciò ci
porterà anche ad essere sicuramente meno di parte, a cercare di vedere la
realtà nella sua complessità e dunque ad indebolire quell’odio e rancore che
sempre più avvelenano le nostre menti.
Altri
testi in: CETOVIMUTTI / LIBERAZIONE DELLA MENTE (MADHYAMIKA MEDITAZIONE) su Facebook:
https://www.facebook.com/groups/794670207342186/
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